Non era la mia prima volta tra Ramblas e Gaudì, ma rivedere Barcellona è sempre un piacere.
Sapendomi orientare piuttosto bene e potendo godere di una temperatura meravigliosa, ho fatto fruttare questo piccolo soggiorno al massimo, limitando l’uso dei mezzi pubblici e muovendomi a piedi il più possibile.
Requisiti per tre giorni a Barcellona: scarpe comode, crema solare, cappellino, zainetto, cartina della città e acqua in abbondanza.
Day 1.
Partenza da Malpensa alle 6:20, arrivo all’aeroporto di El Prat verso le 8:00, un sole stupendo ci accoglie nella città. Prendiamo un bus e arriviamo nella centralissima Plaza de la Catalunya, da lì imbocchiamo la Rambla in direzione Port Vell.
Ma improvvisamente, il mercato della Boqueria ci obbliga ad uno stop. I colori e i profumi della frutta di stagione ci lasciano senza parole! Fatta la scorta di vitamine, riprendiamo il cammino verso il porto, oltrepassiamo il Mare Magnum e ci dirigiamo verso la Barceloneta e la spiaggia!
Innumerevoli localini dal sapore tropicale e negozi per surfisti fanno bella mostra di sé. Tempo di un bagno veloce e un po’ di sole e si torna in centro per un pranzo rinfrescante.
Il pomeriggio è dedicato alla scoperta del centro storico, il Barri Gòtic (raggiungerlo è facilissimo: la Rambla separa il Raval dal Barri Gòtic, con Plaza de Catalunya alle spalle li trovate rispettivamente a sinistra e a destra!).
Santa Maria del Pi, Santa Maria del Mar, il museo di Picasso, la Cattedrale di Santa Eulalia si trovano tutti qui…insieme a tanti negozietti e localini dal gusto retrò. Le ore passano e niente è più rilassante di un mojito ghiacciato come aperitivo!
Sulla via del ritorno, un ristorantino giovane e popolatissimo del Raval in zona Museo di arte Contemporanea, ci rifocilla e ci da la buonanotte: cenare oltre le 22:00 è perfettamente normale in Spagna, ma io, complice della sveglia all’alba, sono davvero stanchissima!

Day 2.
Sveglia presto e colazione alla Boqueria, poi direzione Parc Güell! Il genio creativo e un po’ folle di Gaudì ha partorito questo progetto variopinto e bizzarro che merita di esser visto almeno una volta nella vita. Per raggiungerlo abbiamo preso la metropolitana fino a Vallcarca e scarpinato tra scale (mobili) e salite improponibili fino al parco. La natura lussureggiante tipicamente mediterranea offre un enorme spazio verde in cui rilassarsi per poi lasciarsi stupire dall’opera di Gaudì.
Un panificio caratteristico ci fornisce un pranzo veloce e di nuovo a spasso in direzione Sagrada Familia, Casa Battlò e Parc della Ciutadella dove i barcellonesi si dedicano all’attività fisica tra running e personal trainer, ma noi eravamo già sufficientemente stanchi per darci alla corsa! Il tempo di rinfrescarci un po’ e l’ultima tappa ci attendeva: la bellissima Plaza d’ Espanya.
Il Palau Nacional, sede del museo d’arte catalana, ci accoglie con tutta la sua maestosa bellezza in attesa dello spettacolo di luci della Font Magica che, ai piedi del palazzo, strega centinaia di turisti da ogni parte del mondo.
Dopo lo spettacolo finalmente prendiamo la metropolitana, scendiamo a Liceu e ci addentriamo nel pittoresco Barri Gòtico per una paella servita nell’omonimo tegame.
Passeggiata digestiva fino all’albergo e anche il secondo giorno volge al termine

Day 3.
La colazione alla Boqueria è abbondante e sappiamo già che, una volta a casa, la rimpiangeremo: succhi e centrifugati freschissimi e a prezzi che definire “buoni” sarebbe riduttivo.
La direzione è oltre il Port Vell, alla torre di San Sebastià nella Barceloneta dove prendiamo la teleferica per il Montjuic! La vista di Barcellona dall’alto è mozzafiato, ma devo ammettere che 11 euro per un tragitto di cinque minuti (che diventano 16 se il viaggio è a/r), sono davvero parecchi, considerato anche che l’attesa per la teleferica è di una quarantina di minuti sotto al sole cocente!
Giunti alla stazione Miramar ci accolgono giardini e fiori dai colori sgargianti e dopo una piccola sosta, ci incamminiamo alla volta di uno degli stupendi parchi che arricchiscono la collina per un pic nic e un po’ di relax.
Finita la siesta, ci dirigiamo verso il Castello di Motjuic che, tra storie più o meno misteriose, attualmente ospita il museo di storia militare. La vista dal castello è veramente incantevole e vale decisamente il tempo e la fatica per arrivarci!
Purtroppo, essendo pomeriggio inoltrato, la nostra visita deve volgere al termine e prendiamo il meno panoramico, ma più economico autobus che ci porta ai piedi della collina. L’ultima pausa del’essere necessariamente un drink nel Poble Sec, quartiere storico e operaio che parla di una Barcellona che non c’è più.
Giunti nuovamente in Plaza d’Espanya, riprendiamo l’autobus per l’aeroporto con una Barcellona solare, verde e magica nel cuore.