Capita a tutti di perdersi tra gli scaffali di una profumeria, immersi tra decine e decine di creme, alla ricerca del prodotto perfetto per la pelle. La prossima volta, vai dritta al punto: se tra gli ingredienti di una crema vedi l’acido salicilico, hai fatto bingo!

L’acido salicilico fa parte della famiglia dei beta-idrossiacidi, e prende nome dal salice, albero da cui viene estratto. Viene impiegato in cosmesi soprattutto per la sua azione cheratolitica, cioè di rottura dei legami tra le molecole di cheratina, comunemente nota come esfoliazione. Oltre all’impiego nel peeling, l’acido salicilico gode anche di proprietà analgesiche, batteriostatiche e fungicide. Insomma, un vero toccasana per la tua cute!

L’importanza dell’esfoliazione

L’acido salicilico è, dunque, un agente esfoliante, che viene impiegato, nelle giuste dosi, nei trattamenti contro l’acne o anti-age, per le sue qualità leviganti e schiarenti. Ma come funziona l’esfoliazione in ambito dermatologico? Partiamo dalle basi.

L’epidermide è costituito da diversi strati, quello più esterno è quello corneo, formato da circa venti livelli di cellule morte, i corneociti. Questi sono ricchi di cheratina ma privi di acqua, e creano uno strato di pelle che l’acido salicilico può facilmente rimuovere. A questo effetto levigante si combina il ricambio cellulare, che porta in superficie le cellule più giovani, al posto di quelle morte, illuminando così il viso. Pur essendo benefico per ogni tipo di pelle, è particolarmente consigliato a chi cerchi di combattere l’invecchiamento della pelle (effetto anti-age), e a chi voglia liberarsi di macchie solari o melasma.

L’acido salicilico è particolarmente apprezzato anche per contrastare l’irritazione da acne, o in generale la fuoriuscita di brufoli e punti neri. Queste impurità della pelle si formano quando il follicolo pilifero (dove si formano i peli), si ostruisce per lo sporco o l’eccesso di sebo. In questo ambiente ostile la proliferazione batterica è agevolata, e può portare a sgradevoli irritazioni e arrossamenti. L’acido salicilico agisce come antisettico per lenire tali eritemi e come purificante per liberare i pori ostruiti.

Dopo l’esfoliazione… via all’idratazione

L’esfoliazione, per quanto benefica, è comunque un attività invasiva, che deve essere fatta con parsimonia e nel modo giusto, per non essere troppo aggressivi sulla cute. E’ d’obbligo quindi applicare lozioni nutrienti e lenitive dopo i trattamenti di peeling, per ristabilire l’equilibrio idrolipidico della pelle e donarvi vitalità. L’idratazione, nella skin care, in ogni caso, è un must, sia che avvenga internamente ed esternamente. Oltre ad acqua e cibi che ne sono ricchi, è un’ottima idea ricorrere a creme nutrienti e altri prodotti come gel detergenti, mousse e sieri. Tra le varie sostanze ricche di nutrienti, troviamo la vitamina E, l’estratto di aloe e camomilla, e gli oli essenziali (cocco, jojoba, argan), che non devono però essere usati in eccesso.

Si consiglia poi di bere almeno due litri di acqua al giorno, non solo per il bene della pelle, ma in generale per il normale funzionamento del corpo. Mantenersi idratati oggi è un gioco da ragazzi, in commercio ci sono sempre più borracce, in alluminio, plastica o vetro, con le fantasie e i colori più disparati; un accessorio pratico e trendy che non può mancare nella tua borsa.